CASE ha grande considerazione della propria clientela, tanto che invita gli utilizzatori delle macchine a partecipare allo sviluppo e al miglioramento dei nuovi prodotti. Abbiamo definito questo processo CDPD, cioè Customer-Driven Product Definition (Definizione del Prodotto guidata dai Clienti). Coinvolgiamo i clienti di CASE e dei concorrenti in progetti CDPD che ci aiutino a comprendere al meglio le loro esigenze e chiediamo loro di lavorare con noi per sviluppare e testare nuovi modelli che soddisfino tali esigenze.
Il processo CDPD include
- workshop con il team di sviluppo del prodotto
- visite e indagini presso la clientela
- analisi dei suggerimenti dei clienti
- un periodo di test durante il quale i clienti utilizzano i prototipi dei nuovi modelli e forniscono un riscontro sulla loro praticità
- integrazione del riscontro dei clienti nei progetti finali dei prodotti
Questo processo porta alla costruzione di macchine che non si limitano a garantire prestazioni ed efficienza ottimali, ma che soddisfano le esigenze rilevate fra gli operatori che effettivamente le utilizzano. CASE ha applicato il processo CDPD allo sviluppo di importanti prodotti quali le apprezzatissime terne Serie N, le minipale compatte Serie Alpha e le minipale compatte cingolate.
Il contributo dei clienti ci ha aiutato a migliorare, fra le altre cose, assistibilità, visibilità, stabilità, potenza, facilità di trasporto, intervallo fra i rifornimenti, livello fonometrico e avviamento a freddo.
Suggerimenti della clientela
Dennis Zentner di Delta, nel British Columbia (Canada),è uno dei clienti CASE che ha partecipato al progetto CDPD per la Serie N: “In genere il costruttore produce la macchina, la mette sul mercato e chiede: ‘Cosa ne pensate?’. Partecipare al processo di progettazione e valutazione è stato veramente fantastico. Abbiamo suggerito delle modifiche e CASE ha fatto tutto il possibile per implementarle.”
Anche Jordan Hess, un cliente CASE di Coon Rapids nel Wisconsin (USA), ha partecipato al programma CDPD per le terne Serie N: “Ho partecipato al programma con grande piacere. Sedere in una stanza piena di ingegneri e progettisti pronti ad ascoltare le nostre opinioni è stata un’esperienza straordinaria. Non volevano solo sentirci dire quello che andava bene, ma anche cosa volevamo cambiare.”